— i79 — bre 1916), che la occupazione della Dalmazia è necessaria « tanto più in quest’epoca dei sommergibili e dell’aviazione ; lo diventerà sempre più coll’ alta velocità raggiunta dalle siluranti e colla larga autonomia ottenuta dai sottomarini di grosso tonnellaggio ». È appunto questa velocità e autonomia del naviglio moderno, che ha svalutata la importanza delle basi navali, e che spiega come 1’ Inghilterra non si opponga più all’insediamento della Russia a Costantinopoli e negli Stretti. Quanto all’aviazione, non si capisce come il possesso dell’ isole e della sottile striscia dalmata settentrionale e centrale potrebbe impedire allo Stato padrone del retroterra e della Dalmazia meridionale di avere degli areoplani e dei dirigibili. Per l’aviazione, che sembra destinata ad avere importanza essenziale verso la fine di questa guerra e più ancora nelle preparazioni guerresche future, la costa italiana è assai meglio adatta che la costa dalmata. Nè comprendiamo meglio un’altra affermazione del Perrucchetti, che cioè una posizione, come quella di Bari, priva di qualunque attitudine militare secondo tutti i tecnici nostrani e forestieri, possa diventare « portinaia dell'Adriatico », e che bisogno ce ne sarebbe a così poca distanza da Taranto e da Vallona. (13) Foscari, nel volume La Dalmazia, pag. 168-172, 165 ; Anonimo, La Dalmazia, Fiume e le altre terre irredente dell’Adriatico, Milano, Casa Editrice Risorgimento, 1917, pag. 42 ; Corsi, Il problema adriatico, nella «Nuova Antologia », i° maggio 1917, pag. 75. (14) Anonimo Dalmata, L’Adriatico, pag. 347. (15) Foscari, La Dalmazia, pag. 174. (16) Presbitero, Portolano tascabile, Genova, R. Ufficio Idrografico, 1898, pag. 333. (17) Cervia 10.000 abitanti ; Cesenatico, 9.000 ; Bellaria, 4.000 ; Rimini, 45.000 ; Riccione, 4.000 ; Cattolica 4.000 ; Pesaro, 27.000; Fano, 27.000; Senigallia, 21.000; Falconara, 7.000 ; Ancona, 63.000 ; Porto Recanati, 45.000 ; Porto Civi-tanuova, 5.000 ; Porto S. Giorgio, 5000 ; Cupra Marittima, 3.000 ; Grottamare, 4.000 ; S. Benedetto del Tronto, 10.000 ; Giulianora, 3.000 ; Castellammare Adriatico, 12.000 ; Pescara, 8.000 ; FrancaviUa al mare, 6.000 ; Ortona, 16,000 ; Vasto,