l’Austria e la Germania, dando, come cemento k questa alleanza un universale odio antiitaliano : e con questo dovrebbe illudersi di essersi assicurato il dominio nazionale militare e commerciale dell’Adriatico ! IV. — II problema delle minoranze nazionali. Con questo, siamo ben lontani dal pensare che l’Italia possa disinteressarsi brutalmente degl’ Italiani di Dalmazia, sol perchè sono minoranza : anzi è precisamente questa loro condizione di minoranza, che ci crea dei doveri speciali. Alla domanda, che fino dal 1902 faceva sulla Tribuna (14 gennaio) l’on. Barzilai : — «La Dalmazia, che per «termini scolpiti dalla natura è fuori dell'Italia geografica, « che per sventura di eventi e incuria di uomini è quasi «fuor dell’Italia etnografica, sarebbe destinata a sparire « anche dai nostri ricordi sentimentali ?» — a questa domanda nessun italiano di onore e di coscienza potrebbe rispondere altrimenti che con un risolutissimo no. « Il mantenere ai nostri confini — ha scritto Pasquale Villari, e noi abbiamo il dovere di ripetere — una zona di popolazione per lingua e sentimenti italiana, ossia il non farla sparire quando la natura ve 1’ ha messa, non è più una questione di solo sentimento, è anche una questione d’interesse politico e di dovere » (26). D’altra parte gli eccessi di polemica, a cui sono venuti i nazionalisti italiani e slavi in questi ultimi anni nel discutere il problema adriatico, h anno cosi esasperati gli animi, che è necessario preoccu-p arsi seriamente di garentire gl’ Italiani di Dalmazia nel