— 237 — letti rustici e quasi affatto corrotti dai dialetti tedeschi in Stiria, in Carinzia e in Carniola, e dai dialetti italiani nel Carso, nell’Agro triestino, nell’ Istria. Questo modo usato fino a tempo fa dagli Sloveni di voler formare una lingua a parte, tradiva le loro inesperienze. Gli Sloveni, mirando ad acquistare la loro indipendenza, dovranno unirsi agli altri Slavi del Mezzogiorno anche in questo ; e pare che ora ci pensino. Alcuni mesi sono la Jugoslavia si è già virtualmente costituita in certe conferenze tenute a Zagabria e a Lubiana dai rappresentanti più operosi dei diversi gruppi. Non venne pronunciata la parola di ribellione alla dinastia degli Absburgo, il cui nome rimane anche nel programma ; ma si accenna soltanto alla sovranità personale, e la fondazione della Jugoslavia si è già solennemente affermata. Se si pensa che i capi di questo movimento sono le persone più colte di questi diversi gruppi di Slavi meridionali, e quelle che godono dovunque la piena fiducia del popolo, il quale le segue istintivamente ; che il Clero non soltanto partecipa ad esso, ma ne è il più efficace strumento ; che la più attiva propaganda si fa dalle associazioni letterarie, con rappresentazioni teatrali, con libri ed opuscoli ed almanacchi e giornali diffusi fino nel più piccolo villaggio, dalle società di lettura che trovansi nei contadi, e dalle grandi radunate popolari che qua e là spesso si raccolgono ; che questi Slavi hanno piena coscienza della propria gioventù, vigorìa, attività, e la volontà di giovarsene tanto da opporre francamente le loro qualità alle nostre, non soltanto nei paesi interamente slavi, ma anche nei misti, non solo nella Dalmazia, ma nell’ Istria, a Trieste e nel