Note al Capitolo Terzo. (1) Censimento del 1900, 565 mila Slavi, 15 mila Italiani. (2) Gl’ irredenti, nella «Nuova Antologia» del i° luglio 1895. Pag. 43- (3} Villari, Discussioni critiche, Bologna, Zanichelli, 1905, pag. 538. (4) Dudan. La Monarchia degli Absburgo, Rema, Bontem-pelli, 1915, I, 106 ; Dal Brennero alle Alpi Dinriariche, pag. 270-I ; Galanti, I diritti storici ed etnici dell’ Italia sulle terre irredente, Roma, 1915, pag. 20. Oltre ai 60 mila Italiani, il Galanti calcola in Dalmazia 30 mila Slavi bilingui. (5) Dainelli, Quanti sono gl’ Italiani in Dalmazia, « Rivista geografica» marzo-aprile 1917, pag. 146. (6) Tamaro, Italiani e Slavi nell'Adriatico, Roma, Athe-naeum, 191.5, pag. 347. Sul Secolo del 14 nov. 1914, questo fertilissimo ingegno si contentava della cifia di 50 mila ; mangiando gli è venuto l'appetito ; e un anno dopo scrive : «Le statistiche compilate verso il 1910 da alcuni membri della Società politica dalmata, come recentemente ci fu riferito, indicarono che il movimento nazionale italiano poteva contare su circa 30 mila Italiani coscienti e continuamente attivi », a cui bisogna aggiungere i bambini, gl’ Italiani passivi, gl’ Italiani croateggianti e austriacanti : « si potrà forse cosi avere un’ indicazione approssimativa di quel numero d’Italiani che statistiche fatte con onestà ed esattezza potrebbero dare ». Come mai quei 30 mila Italiani « coscienti e continuamente attivi » abbiano dato nelle elezioni a suffragio universale del 1911 solamente 6000 voti, l’onesto ed esatto