— 24 — panslavisti. Invece lo slavismo è più forte che mai : e si fonda sul sentimento della solidarietà slava, e sull’appoggio materiale e morale, che i vari gruppi devono vicendevolmente prestarsi per combattere il germanismo» (n). Ciò che ha spinto spesso questi paesi a tendere verso l’orbita russa, è stata la necessità, in cui si sono trovati, di ricorrere all’ aiuto della Russia nelle loro lotte nazionali contro la Turchia e nella difesa della loro autonomia contro l’Austria ; salvo, beninteso, ad appoggiarsi all’Austria, o all’ Inghilterra, o alla Francia, secondo i casi, non appena la Russia pretendesse di farsi pagare troppo cara la propria solidarietà. « Il pericolo russo — scriveva Mazzini r.el 1871 — è creato fra gli Stati balcanici dalla diffidenza dei Governi e dei popoli, dall’ostinazione dei Gabinetti inglesi e francesi a non vedere in una santa aspirazione di popoli, se non un maneggio segreto russo : così gli Slavi, avversati, negletti, fraintesi e disperati d’aiuto, si volsero verso chi insisteva a sussurrare promesse di eserciti e di guerre emancipatrici » (Scritti editi ed inediti, XVI, 145). Il mezzo migliore per emancipare gli Slavi del Sud dalla Russia è quello di aiutarli a non aver più bisogno della Russia, cioè a conquistare l’unità e l’indipendenza nazionale contro l’Austria (12). E la vecchia Russia czarista, in cui la politica estera era fatta dalla coterie tedescofila di Rasputin e del Santo Sinodo, si rendeva così bene conto di questa verità, che si opponeva tenacemente alla unificazione politica degli Slavi del Sud, e preferiva fare della Croazia uno Stato indipendente. Lo spettro del panslavismo ha Cessato, però, di funzionare dopo le sconfitte russe del 1915 ; ed è definitivamente’