— 248 — i campi. Nel novembre del 1913 il dottor Hribac, uno dei più autorevoli capi del partito liberale sloveno, che fu per molti anni alla testa del municipio di Lubiana, va a Belgrado per promuovere fra Serbi e Sloveni rapporti economici e intellettuali permanenti : riesce a combinare degli scambi periodici di rappresentazioni fra le compagnie dei teatri di Belgrado e di Lubiana, delle comunioni letterarie stabili. Nel gennaio di quest’anno (1914) l’università di Zagabria istituisce una cattedra di lingua e di letteratura slovena, e chiama per essa un altro propagandista dell’unione sudslava. Dopo la guerra (balcanica), per confessione degli stessi giornali croati, sono emigrati in Serbia già centocinquanta maestri della Croazia e della Slavonia. Tutto gravita verso Belgrado. Il 30 dicembre 1913 il Governo austriaco ha sciolto a Lubiana un’associazione panslavista, appena costituita, presieduta da Ivan Hribar, che si proponeva di alimentare la propaganda per la unione fra gli Sloveni e gli altri Slavi del Sud, e si era messa al servizio del Governo serbo, reclutando impiegati sloveni, per coprire i nuovi posti vacanti negli uffici pubblici serbi. Nel dicembre scorso (1913) son corse trattative tra le diverse città jugoslave, per costituire una organizzazione intercomunale, che prepari congressi periodici delle città slave : alla testa dell’unione stanno i sindaci di Zagabria, Lubiana, Sarajevo, Spalato e Belgrado. I confini politici non esistono più. Ciò che impressiona in questo momento è la multifor-mità dei suoi aspetti, il suo sviluppo progressivo, quasi programmatico, ma sopratutto la rapidità, con cui si è iniziato e propagato, e la frenesia d’azione, che lo accompa-