luogo e per qualche particolare sarà necessaria una politica energica, aliena da sentimentalismi internazicneli, fissa soltanto e fortemente nella necessità che entro i confini d’Italia non vi sieno avanguardie della gente slava.... Il problema, che riguarda la Dalmazia, deve essere considerato come un problema coloniale (3). Certamente talora le perplessità, l’umanitarismo, il teorizzare della democrazia potranno rendere diffìcile l’attuazione di quel problema, creare degl’ impicci ed indirettamente prestar qualche volta man forte alle agitazioni slave, data l’ipo. tesi difficilmente concepibile (sic) che qualche volta (!) sorgano. Ma se le classi dirigenti ed il Governo avranno consapevclezza piena di tutte le esigenze della questione dalmata, e mirando le finalità nazionali non urteranno nei brevi ostacoli degli episodi, il problema coloniale si attuerà con l’esecuzione di tutte quelle misure che ci si imporranno » (4). « Noi conosciamo gli elementi perturbatori dei Croati della Dalmazia : i preti..., i maestri..., i letterati..., i politicanti. Questi Slavi della Dalmazia, non la massa del popolo, sono l’elemento di cui ignoriamo (sic) l’atteggiamento di domani : dovranno, quando abusassero del iiberale regime italiano, essere soggetti al regime d’eccezione e potranno giustificare qualsiasi misura di repressione » (5). Questo per quanto riguarda la borghesia. Quanto alla massa del popolo, per convincerci che « sarà molto facile in una generazione sola riconquistare completamente all’ Italia la Dalmazia » (6), basta pensare che il contadino slavo è « di natura incline alla facile e rassegnata sottomissione : ha uno spirito di accettazione, che esclude i sovversivismi nazionali » (7). E pensar ciò è facile, non appena dimentichiamo che questi stessi contadini ci vengono descritti violentissimi, allorché si vogliono spiegare le sconfitte comunali italiane in Dalmazia, proprio in quei territori che si vogliono specialmente conquistare : « I Croati, che sono nei dintorni di Sebenico, i contadini di Vodizze, di Bettina e di una parte del terri-