(16) Hodnig, Piume e l'Italia, Roma, Athena, 1917, pag. 67-8. (18) Alberti, Trieste e la sua fisiologia economica, pag. 14 ; Desico. La vita di domani nelle terre adriatiche redente, pag. 153 ; La conquista di Trieste, Roma, Buontempelli, 1917, pag, 15. (19) L’ Italicus Senator, La question de l’Adriatique, pagina 24, partendo dal concetto di una Croazia staccata dalla Serbia e perciò gravitante verso l’Austria-Ungheria, deve riconoscere che essa non potrebbe impedire a Fiume di t appartenere indirettamente all'Austria-Ungheria o alla Germania » ; perciò vuole che Fiume sia unita all’ Italia. Non potendo, però, rifiutarsi di discutere la ipotesi di una Fiume unita alla Slavia del Sud, è costretto a riconoscere che « une grande Serbie assurerait (Fiume contro il pericolo germanico) moins bien que l’Italie, parce que moins grande et moins forte ». Ma Fiume e Trieste dovrebbero essere difese in comune contro la Germania non solo dall’ Italia, ma anche da tutti gli Slavi del Sud : e vis unita foriior. Questa comunità d’azior.e sarebbe la conseguenza della comunità degl’interessi, se non si cercasse di seminar l’odio fra i due popoli a tutto vantaggio del roi de Prusse.