APPENDICE III. LA DALMAZIA E IL COMMERCIO ADRIATICO. La Dalmazia — si dice — è la chiave dell’Adriatico. Una stretta, immutabile interdipendenza esiste fra la necessità del possesso italiano della Dalmazia, e la libertà marittima-commerciale d’ Italia, che è l’espressione esterna, internazionale, dell’ indipendenza del paese. L’Adriatico non si naviga che lungo la Dalmazia. La costa orientale è ricca di porti, di insenature di facile approdo, mentre la costa occidentale, dalle lagune di Grado a Brindisi, è sabbiosa, lentamente degradante e non offre alcuna possibilità di approdo. Sorpresa dal mal tempo, una nave che movesse lungo la costa occidentale, sarebbe irrevocabilmente votata al naufragio, o per lo meno all’arenamento : i venti, specie la bora, impediscono perfino l’entrata nei pochi porti che vi sono : Venezia, Ravenna, Ancona. Invece dalla parte opposta, lungo la Dalmazia e l’Istria i temporali non fanno paura : ogni due passi si trova un riparo. Inoltre per ragione delle correnti e dei venti il cielo è solitamente più sereno lungo la costa orientale, mentre è assai spesso neb-nioso dalla parte opposta. Anche per questo motivo i navigatori devono tenersi vicini al litorale dalmato-istriano.