— 2ÓI — Sì adattavano, perchè erano i popoli senza storia o ì popoli decaduti, i popoli privi di proprie classi dirigenti. Per quindici anni, dal 1878 al 1893, il ministro Taaffe governò contro il liberalismo tedesco col suo famoso eisernen Ring, l’anello di ferro, formato delle minori nazionalità, rappresentate quasi esclusivamente da elementi reazionari. Mancava nei Ruteni, negli Sloveni, nei Serbo-Croati, e in buona parte degli stessi Czechi e Rumeni, una chiara e forte coscienza nazionale. Non eran popoli. Eran greggie. Ma ora si sono rapidamente, fulmineamente quasi, ridestati. L’industrialismo, l’allargamento dei diritti politici, e per ultimo la grande riscossa balcanica furono gli elementi vivificatori della coscienza nazionale. L’industrialismo, penetrato nelle provincie più remote, creò nuove classi dirigenti e culturali, che non vollero più subire la direzione morale di altre Nazioni. La cultura cominciò a diffondersi da prima nella borghesia, poi negli strati popolari. Il capitalismo, che altrove produce solo la lotta di classe, provocava qui le lotte nazionali. L’allargamento successivo dei diritti politici reclamato per ragioni sociali dal proletariato delle grandi città, rese possibile la affermazione di tutte, le nazionalità meno evolute. Il movimento balcanico dette l’ultima grande spinta. Fu la scintilla incendiatricè. È un vero orgoglio nazionale, da cui sono state prese tutte queste Nazioni; pare abbiano subito un’ iniezione, che abbia alterato il loro sangue. Sono tutte pervase da sentimenti d’odio contro chi fu fino a ieri il loro dominatore. Prima dell’ introduzione del suffragio universale al Par-