— ¿ò3 — navigazione del porto di Trieste, non è possibile determinare, perchè la statistica si limita a dare distinta soltanto la cifra complessiva dell’ Impero Austro-Ungarico. In mancanza di cifre precise, supponiamo pure che il contributo della Dalmazia arrivi perfino ai quattro quinti della partecipazione complessiva dell' Impero al movimento di Trieste. — Ma non sono certamente le cifre del movimento di navigazione le più adatte a chiarire la vera situazione delle cose. — Tutti sanno come spesso, col sistema delle sovvenzioni, a molte linee anche commerciali si faccia obbligo di toccare porti, nei quali troveranno appena qualche quintale di merce da sbarcare o imbarcare e magari neppure un quintale. Di tal natura erano molte delle toccate nei porti dalmati delle linee, che facendo capo a Trieste ingrossavano le cifre del movimento di navigazione fra Trieste e la Dalmazia, senza un corrispondente movimento commerciale. Nessuna meraviglia, adunque, che nel 1913 di 5.480,000 tonnellate, costituenti il movimento di navigazione in arrivo nel porto di Trieste, 1.516,000 tonnellate (quattro quinti delle provenienze dall' Impero Austro-Ungarico) provenissero dai porti dalmati ; che cioè questi contribuissero pel 29 % alla formazione di quel movimento. Ma il loro contributo reale al traffico marittimo triestino è ben minore. Può calcolarsi al-1*8,5 %■ Infatti dei 34.497.000 quintali costituenti nello stesso anno la somma delle importazioni ed esportazioni via mare di Trieste, soltanto 2.941.000 quintali costituivano il contributo della Dalmazia. E la più modesta importanza, che cosi si deve attribuire al traffico dalmata per il porto di Trieste, è confermata anche dalla proporzione molto maggiore (23,8 %), che la Dalmazia ha nel traffico marittimo di tutto l’Impero.