(4) Benussi, La regione Giulia, Parenzo, Tip. Coassa, igo3> pag. 65, 257; Bartoli, Das Dalma tische, negli « Schriften der Balkankommission », Wien, Alfred Hòlder, 1906, I, 107, 116, 119, 124. (5) Hodnig, Fiume italiana, Roma, Athenaeum, 1917, pag. 24. (6) « Aetate constantiniana utrum cum Histria contribu-tum fuerit an Dalmati® attributum manserit, dubitavi potest ». (7) Hoding, op. cit., pag. 25. (8) De Franceschi, Il Quarnaro e il confine orientale d’Italia nel poema di Dante, nella « Miscellanea di studi in onore di Attilio Hortis », Trieste, Caprin, 1910, II, 778-9. Paolo Orosio, Hist. adv. paganos, I, 2, 59 e 61, dice solamente che 1’ Italia è circondata dalle Alpi, che ad Oriente « in sino Liburnico defiguntur », e che la Dalmazia ha ad Occidente « Histriam et simun Liburnicum et insulas Liburnicas » : non c’ è dunque in queste parole alcun elemento per ritenere che Paolo Orosio pensasse alla Fiumara piuttosto che all’Arsa, alle alture a sinistra della Fiumara piuttosto che ai Monti Caldiera, come a confine fra la Dalmazia e 1’ Istria. (9) Benussi, Nel Medio Evo, Parenzo, Coana, 1897, pagine 57-67, 485. (10) Benussi, op. cit., pag. 169, 171. (11) De Franceschi, op. cit., pag. 779: Kobler, op. cit., I, 60 e seg. (12) Adami, I confini d’Italia, Milano, Cogliati, 1917, pag. 32 e seg. (13) Il diritto d’Italia su Trieste e l’ Istria, Torino, Bocca, I9I5. pag. 146-7. (14) Si vedano le carte annesse al volume di Bonfiglio , Italia e Confederazione Germanica, Torino, Paravia, 1865, pag. 517, 518 (quest’opera si dice stata fatta preparare dal Conte di Cavour) ; all’Annuario statistico italiano del 1864 di Cesare Correnti e Pietro Maestri ; al volumetto. La valle del Po e i confini d’Italia di Malfatti e Amati, nella « Biblioteca utile », Milano, 1866, pag. 84-6, 98 ; al volume de; Fambri, La Venezia Giulia, Venezia, 1880, pag. 63-7, 219.