Soggetto, salvo che non si voglia trarre da tal precedente un pretesto per rivendicare all’ Italia, invece che Fiume dove non c’era nessun limes, il Danubio dove, almeno per un certo tempo, un limes, dell’ Impero e dell’ Italia, ci fu. La Notitia Dignitatum, dei primi del secolo V d. C., ci dà per l’Italia notizia di tractus : cioè di luoghi fortificati, i quali potevano trovarsi anche al di qua dei confini amministrativi della provincia, per la difesa locale contro le incursioni barbariche. Gli avanzi di fortificazioni romane, che si trovano qua e là nella zona alpina, facevano parte, assai probabilmente, di questi tractus. III. Quel che si afferma con tanta minuzia di particolari categorici sulle fortificazioni romane, non ha nessuna base scientifica sicura. — Chi legge con la debita ponderatezza gli studi del Puschx e del Mullner sui valli romani delle Alpi Giulie pubblicati nell’Archeografo triestino del 1902, e il solidissimo studio del Cimiotti, annotato dal Depoli, sul Lungo muro presso la città di Fiume, pubblicato nel Bollettino della deputazione fiumana di storia patria del 1910-13, non può non arrivare alle seguenti conclusioni : a) le rovine di opere militari, di cui si parla, non sono stat e mai assoggettate a una esplorazione archeologica sistematica e generale ; b) manca qualunque sicurezza che le costruzioni attestate dai singoli avanzi facessero parte di un unico sistema militare (2), che coordinasse le lontane opere di Nauporto e di Aidussina al muro antico che sussiste, vicino a Fiume ; c) la data di queste costruzioni oscilla, secondo i vari studiosi, fra il secondo secolo prima di Cristo e il periodo barbarico (3). IV. Il confine amministrativo, non potendosi parlare di confine militare e politico, fra V Italia e /’ Illirico, o più