Italiani, per la massima parte civili e colti», e «non più di 50.000 Slavi colti e capaci di essere contrapposti dal punto di vista intellettuale, morale (!) ed economico agl’ Italiani ». (Galanti, loc. cit.). Al disotto delle classi possidenti, per tre quarti slave e per un quarto italiane, brulicano le moltitudini cittadine e rurali, quasi esclusivamente slave. Che queste zone più umili della popolazione sieno formate tutte da professori di diritto internazionale, capaci di sostenere una discussione vittoriosa sul proprio carattere nazionale, non sembra. I contadini dalmati sono, su per giù, quel che sono i contadini dei paesi vicini, fra i quali c’ è anche l’Italia. La coscienza nazionale della povera gente è involuta e inerte finché un attrito esterno non la costringa a rivelarsi a sè stessa e agli altri : ma, grazie alla sua resistenza istintiva e tenace contro ogni innovazione, il contadino è il miglior conservatore della lingua e del costume nazionale, anche quando le classi superiori si snazionalizzano ; e alla campagna ritornano sempre le nazioni esaurite, che vogliono rifarsi. IL — L*Austria e gl'italiani di Dalmazia. La debolezza indiscutibile della italianità in Dalmazia viene descritta assai spesso come un fatto artificiale e transitorio, nato dall’arbitrio dell’Austria, e quindi facile ad essere rovesciato quando la facoltà di correggere l’arbitrio sia stata conquistata dall’ Italia.