— H3 — 525 : « Gli Italiani, assai più colti, dimoiano nelle città, hanno nelle loro mani il commercio, il denaro, e sono i proprietari delle terre, che gli Slavi, abitatori del contado, coltivano.... Purtroppo questi contadini non sono sempre ben trattati dagl’ Italiani, il cui storico e tradizionale peccato, dentro e fuori del regno, è stato assai spesso quello di non saper essere giusti verso i lavoratori dei campi. E questa è da parte nostra una debolezza, perchè l’ingiustizia r.on dà mai forza..,. E ne è seguito che gli Slavi pretendono d’essere il partito più democratico e degli sfruttati, che combattono gli sfruttatori » (Discorsi pei Congressi della «Dante Alighieri» a Messina 1899/e a Verona 1901). (30) Villari, Discussioni critiche pag, 329 : « Non poche famiglie di origine slava, divenute affatto italiane, che avevano dimenticata la loro prima origine, non solamente da poco in qua tornarono slave, ma sono adesso fra le più ardenti nella propaganda antiitaliana ». — «Centinaia di croatcfili — scrive il Piccolo di Trieste nel numero del 10 gennaio 1911 in una corrispondenza da Zara, intitolata Italiani senza coscienza —, che usano esclusivamente rei linguaggio familiare l’italiano, e che non sanno il creato, o se l'usano commettono più spropositi che parole, dichiarano con gran faccia tosta nell’anagrafe di usare esclusivamente il croato. Con le glandi masse rurali slave, i Croati non avrebbero bisogno di ricorrere a queste mistificazioni di rinunziaie e di ingiuriale la propria lingua materna. Ma il fanatismo li accieca fino a questo punto. Anche in Istria, anche nel Goriziano sono vere lotte fra Italiani e Slavi. Ma in nessuna altia provincia — riservato il triste privilegio alla Dalmazia — si constata la riprovevole anomalia di persone usanti l’italiano, che non sanno, anzi, altra lingua all’ infuori dell’ italiano, e che invece dichiarano, mentendo, di usare lo slavo ». Cfr. nel volume Dal Brennero alle Alpi Dìnaììche, lo studio di Dudan, La Dalmazia, tutto formicolante di invettive contro « quelli che per qualunque motivo si dicono Slavi » (pag. 271) ; «capi croati in realtà itaiiani, che non sanno nemlneno oggi parlare il croato » (pag. 272) ; « moltissime defezioni di Dalmati ita- Salvemini 8