— ic>3 — nazionale. La discussione resterà così semplificata. E i resultati di essa, essendo stati raggiunti senza l’aiuto di nessun « sentimentalismo » o «ideologia democratica», non potranno essere rifiutati, in forza di pregiudiziali amoraliste o « realiste », da coloro pei quali i soli sentimenti degni di essere tenuti in conto dai politici che si rispettano, sono il cinismo, la prepotenza, la brutalità. A siffatta rinuncia di ogni argomentazione di contenuto morale noi ci adattiamo tanto più tranquillamente, in quanto siamo convinti che le preoccupazioni del « sacro egoismo », quando vogliano adattarsi a una conoscenza serena ed esatta della realtà, non contrastano in alcun modo con le preoccupazioni morali di noi altri poveri democratici sentimentali in un paese come P Italia. Questa è la posizione fortunata del nostro popolo nel consesso delle nazioni : eredità di un lungo passato di sventure, e compenso del nostro lungo dolore : chè nati come nazione in nome della giustizia universale, noi non corriamo mai pericolo di vedere sorgere un contrasto irreducibile fra i be-nintesi interessi nostri e i giusti interessi altrui, non abbiamo nessun bisogno di sforzi sofistici per conciliare le necessità della nostra vita nazionale con le aspirazioni legittime delle altre nazioni. Domandiamoci, dunque, con la maggiore freddezza, anzi col massimo cinismo possibile : I. Quali difficoltà presenterebbe all’ Italia l’esercizio giornaliero della sovranità in una regione come la Dalmazia ? Quali conseguenze avrebbe per la politica internazionale dell’Italia? All’infuori della sovranità politica italiana in Dalmazia, con le sue eventuali difficoltà