«— ìyò — còsta : una linea esterna, costituita dalla serie delle isole foranee ; una linea interna, costituita dalle coste del continente ; una linea mediana, costituita dalle isole che sono interposte fra le isole foranee e il continente. Le garenzie necessarie all’ Italia sono nella linea delle isole foranee, non nelle linee più interne. Quando l’Italia possegga nelle • isole foranee le basi indispensabili per sorvegliare gli sbocchi dei canali, e intercettare dai punti di partenza e costringere a battaglia quelle forze che fossero uscite al largo per minacciare le coste e il movimento marittimo italiano, non le sarebbe nè lecito nè necessario chiedere di più. Nè lo Stato dell’altra sponda sarebbe minacciato, in alcun punto vitale, da queste occupazioni italiane : perchè le basi italiane servirebbero solamente ad impedire al naviglio orientale di uscire dall’arcipelago per disturbare il medio Adriatico, come Pola e Lussino-Cherso garantirebbero la sicurezza dell’ Italia nell’alto Adriatico ; mentre il dedalo delle isole interne, che rimarrebbero alla Slavia insieme con la costa continentale, costituirebbe sempre un ostacolo insormontabile per quelle forze italiane, che pretendessero passare dalla difesa all’offesa : e solo un ammiraglio, che avesse perduto l’uso della ragione, oserebbe arrischiare il suo naviglio in quel labirinto insidioso e inespugnabile (24). Chi sappia leggere certi documenti ufficiali o ufficiosi, in cui la diplomazia ha l’abitudine di lasciar piuttosto nel vago i limiti dei programmi governativi, non può non riconoscere che la lettera dell’Ammiraglio Thaon di Revel, pubblicata nella Renaissance del luglio 1917 e riprodotta sui giornali italiani del ia agosto, è tutt’altro che in contrasto