— 136 — il nuovo Stato possessore della Bosnia tanto più sarebbe interessato ad allacciare ferroviariamente la Dalmazia alla Bosnia, se fosse in possesso anche della costa dalmata ; 3° che se della costa dalmata avesse il possesso l’Italia, la costruzione di ferrovie trasversali sarebbe sconsigliata tanto all’ Italia, quanto allo Stato del retroterra, da evidenti ragioni militari. III. — AI salvataggio dell'Austria. Nel retroterra dalmatico abitano n milioni di Slavi, con cui etnicamente gli Slavi della Dalmazia « fanno un corpo solo» (Ascoli). E non è che un artificio polemico quello dell’ « Italicus Senator », che scrive : « La prospérité et le développement de trente sept millions d’Italiens, ne peuvent être compromis par deférence à un million de Slaves» (17). Se 1’« Italicus Senator» vuole unire nel suo calcolo agl’ Italiani di tutta la costa orientale adriatica, da Grado alle Bocche di Cattaro, gl’ Italiani di tutta Italia, deve unire per probità polemica agli Slavi adriatici anche gli Slavi dell’ hinterland, e deve quindi contrapporre ai 37 milioni d’Italiani, non un solo milione, ma 12 milioni di Slavi. Se invece, vuole tener conto della sola popolazione dei territori'! contestati, allora deve contrapporre al milione di Slavi il solo mezzo milione di Italiani, che è commisto ad essi nelle regioni di cui si parla. Quella borghesia serbo-croata di Dalmazia, che noi dovremmo schiacciare, e quella parte di contadini, che dovremmo incivilire con la persecuzione religiosa, invoche-