-187- di Trieste verso 1’ Europa centrale è, infatti, aspramente contesa dai porti del nord : Amburgo, Anversa, Rotterdam ; quella di Fiume, dalle vie del Danubio e ancora dai porti del nord. Tutta una serie di fattori fisici e sociali cospira in questo senso : la grande forza d’attrazione che sul traffico marittimo esercita, per la sua stessa posizione, l’Atlantico settentrionale ; la rete idrografica dell’ Europa centrale ; la distribuzione delle grandi zone industriali europee, ecc. ecc. In questa situazione di cose la lotta, che l’Adriatico deve sostenere per mantenere ed accrescere la sua partecipazione al traffico marittimo, è difficilissima. Naturalmente, per quanto l’orografia limiti l’hinterland dell’Adriatico, non mancano qui come dovunque linee di più facile penetrazione, le quali, munite dei moderni mezzi di trasporto, possono estendere la sfera d’azione dell’Adriatico, quanto più addentro è possibile nelle terre circostanti. Così per es. la Serbia, finora costretta a gravitare esclusivamente sul Danubio e verso Salonicco, potrà tornare a gravitare in parte verso l’Adriatico. E più a sud parte della Vecchia Serbia e della Macedonia, oltre che tutta l’Albania, con buone strade ferrate, che ricalchino le vie di più facile penetrazione, potranno essere distolte da Salonicco per gravitare a Vallona, a Durazzo, ad Antivari. Anche più a nord, se non tutta, parte della Bosnia potrà essere distolta dal Danubio verso Spalato per le vie di penetrazione, che ben conoscevano i Romani, non appena il moderno mezzo di trasporto, la ferrovia, potrà ricalcarle. A nord, poi, Fiume e Trieste sono molto, infinitamente meglio dotate da questo punto di vista. Senonchè sul movimento commerciale dell’Adriatic© e sulle sue condizioni