avvenuta ai Servi (di dì del squarzavele San Simon nel 1421». La verrà antiga de Castellani Canaruoli e Gnatti con la morte de Giurco e Gnagni in lengua brava. Per certe risse antighe de mille anni, Ogni anno si suol far una gran verrà Fra Gnatti Canaruoli e Castellani, Su ponti hora de legno, hora de piera; A dar se vede bastonae da cani, E chi cazer in acqua e chi per terra Con gambe rotte e visi mastruzzai E calcun de sta vita anche cavai. Accennato alle prodezze dei campioni : Ballecca. Falloppa. Schimberle. Follegatto. Tacco. Zonfetto, Spi-nazzi e Caenazzo, il poeta racconta come Gnagni, ferito a morte, viene portato a casa della sua Nina e, al prete, venuto a confessarlo, Gnagni dice : Per i tanti perai che ho fatto in frotta caro Missier, ve priego confessarme. El prette disse : No te dubitar che in paradiso mi te farò andar. 250 -m.