In tutte le pubbliche feste, in tutte le manifestazioni, in tutte le solennità, il popolo concorreva con i suoi giochi, e i nobili e le Compagnie della Calza portavano a queste feste, col loro contributo e col loro intervento, il massimo splendore. Le Compagnie della Calza erano circoli di divertimento, associazioni di gentiluomini, di patrizi, che nei loro statuti si proponevano, oltre alla tradizionale fratellanza, l’organizzazione di feste e di spettacoli. Due erano allora in Venezia le forme di Associazioni o Scuole. Le Confraternite o Scuole Artigiane, che erano di diritto pubblico, a regolare le quali il governo della Repubblica interveniva, disciplinandone la attività e le prestazioni, relativamente ai commerci e alle industrie. Si fregiavano del nome di un santo, protettore dell’arte, e avevano loro sede presso una Chiesa. - 39