Sui lidi, circostanti alla laguna, sorgevano, anticamente, grandi boschi di querce, di larici, di pini, di abeti, avanzi delle più antiche maggiori selve che, dal margine lagunare, si estendevano profondamente entro la terraferma. Il litorale di Cortellazzo, fino a Grado, ma più fra Grado e Caorle, era coperto di ricche pinete, per molte miglia entro terra. Esse costituivano la selva Caprulana, ricca di selvaggina di cinghiali, di capre selvatiche, di martore, di fagiani. Da Campalto a Tessèra, un bosco di querce si inoltrava quasi fino a Mogliano, un altro bosco, che si estendeva da Fusina, quasi fino a Candiana, ebbe il nome di selva di Fetonte, come una continuazione dei boschi «• 47