Ma, specialmente nel bersaglio di San Nicolò del Lido, dove a Pasqua e a Natale, si tenevano grandi adunate e i tiratori si disputavano premi in numerose gare. La frequentazione di questi bersagli, di questi campi di tiro, era obbligatoria perchè tutti i cittadini, dai quindici ai trentacinque anni, si dovevano iscrivere fra i balestrieri. I Capi di contrada si obbligavano, con giuramento sui Santi Vangeli di Dio, perchè nessuno sfuggisse a questo dovere. I balestrieri venivano divisi in drappelli di dodici, (duodene) e costituivano una specie di milizia interna, composta di nobili e di popolani. II capo di questi drappelli poteva essere indifferentemente un nobile o uno del popolo. Egli si obbligava, con giuramento, a curare che ognuno degli uomini della sua squadra avesse una buona balestra, in perfetto stato, che essa fosse di proprietà del tiratore e non presa a prestito; si obbligava ancora a denunciare agli Inquisitori coloro che non si fossero provveduti delLarma. E faceva solenne proméssa di recarsi, ogni giorno di festa, con i suoi uomini ai bersagli per esercitare la squadra apuramente e senza fallacia fino al i¡esperò». Gli assenti erano multati, e se recidivi, deferiti agli Inquisitori. E poiché il bersaglio di San Nicolò di Lido era assai frequentato, con una iegge del 1406, si decretò che il 14 •**