Per ingannare ie spie e la Polizia, i Nicolotti sparsero la voce che avrebbero fatte le forze a San Gregorio e a San Nicolò. E infatti avevano furbescamente approntati in quelle due località, i palchi. E mentre la Polizia faceva la guardia ai palchi di San Gregorio e di San Nicolò, i Nicolotti fecero tranquilli e indisturbati i loro giochi a... San Giobbe. I Castellani si apprestavano già a riprendere la gara, ma la Polizia, per dare un esempio, fece arrestare i Nicolotti, autori della beffa, e li mise al sicuro. Così finirono, nel 1816, le forze d’Èrcole dei veneziani. •* •X- *■ Nel 1866, Venezia veniva finalmente congiunta all’Italia. Per festeggiare l’avvenimento, nel carnevale 1867, si vollero rimettere in onore gli antichi giochi e rievocare i festeggiamenti della Serenissima. Ma la rivalità delle fazioni, che aveva durato per secoli, era ormai spenta. Si volle, in questa lieta occasione, fra gli altri festeggiamenti, rifare il volo del Campanile di San Marco. Ma non c’erano questa volta artieri dell Arsenale o gondolieri che si cimentassero. E, come i primi voli furono eseguiti da acrobati di mestiere, l’ultimo volo fu eseguito da una acrobata. Una ragazza, che faceva parte di un circo equestre, che agiva al teatro Malibran, fu fatta scendere, lungo 122 -