Magistrato dei Signori di Notte avesse sede su quella spiaggia e fosse presente a tutte le esercitazioni per sorvegliarle, per mantenere l’ordine e per distribuire i premi ai vincitori. Per una provvida disposizione dei Signori di Notte, nei giorni di esercitazioni e di gare, venivano chiuse le osterie e si proibiva la vendita di vino perchè i gareggianti, accesi nell’esercizio e nella disputa dei premi, non trovassero nuovo eccitamento nel vino e la nobile competizione non degenerasse in liti. Le gare erano presiedute da tre nobili e si assegnavano premi ai vincitori : al primo dieci metri di scarlatto, sei al secondo, al terzo una balestra. Con questi provvedimenti, il Governo della Repubblica, mantenendo viva la emulazione, preparava alla flotta abilissimi tiratori e, nelle antiche cronache, si ricorda come il saettamento dei balestrieri veneziani fosse assai temuto per la precisione e per la lunghezza dei tiri. Il popolo seguiva con passione questo esercizio e ci si divertiva, tanto che i balestrieri, finite le loro esercitazioni, continuavano, fuori bersaglio, allegramente per loro conto, l’esercizio, lanciando, con le balestre pallottole di argilla e sassi contro le finestre delle case o tiravano alle galline e ai colombi. E fu necessaria una legge, che, senza togliere ai giovani le armi, comminava pene severissime, per mettere a posto gli allegri tiratori. ~ 17 La Repubblica di Venezia e lo Sport la