Evidentemente a quell’osservatore sfuggiva la parte che hanno le gambe e i piedi nella voga, dove tutti gli arti, tutti i muscoli sono in gioco. Nel 1493, corrono per la prima volta in regata le donne. Pare anzi che sia stata fatta in quella occasione una sola gara di donne. Era ospite di Venezia Eleonora d’Este con la figlia Beatrice, moglie di Lodovico Sforza. Quarantotto donne di Murano, di Burano, di Mala-mocco, «in vesti di lino succinte», corsero, su dodici barche, a quattro remi, la regata in Canal Grande. Nel 1502, e precisamente il primo di agosto, ospite della Serenissima, Anna Regina d’Ungheria, si corsero due regate una di donne, una di uomini, su barche leggere. Undici furono le barche delle donne, sette quelle degli uomini. Non si sa quante fossero le donne per ogni barca, gli uomini erano sei per barca ma, è interessante il particolare, che non ha più riscontro nelle altre regate, che gli uomini vogavano nudi ed erano unti di olio. Altre regate si fanno nel 1515, per cura della Signoria; nel 1520, nel 1524, nel 1529 dai Compagni della Calza. In quest’ultima, in onore di Francesco Sforza, duca di Milano, si fecero tre gare, una di uomini, una di donne, su piccole barche, e una terza, di grandi bar- 214 -