¡Non mi è possibile soffermarmi su una serie di altre opere ordinate dal Comune per togliere a Monfaleone la trascurata sagoma di borgata e crearle le basi su cui possa crescere e prosperare quale città. Accanto alla ricostruzione edilizia operata dal Municipio e dal Municipio coadiuvata deve essere menzionata la costruzione promossa dalle industrie locali, dalle quali è segnato il destino di Monfaleone. Hanno collaborato efficacemente la „Solvay“ ricostruendo ed ampliando le officine e creando con senso di modernità ed alto spirito umanitario case e villini per gli impiegati e le maestranze. E un notevole incremento all’edilizia industriale ha recato 1’ Oleificio Adriatico Luzzatti emulando le intelligenti e coraggiose iniziative delle altre industrie monfalconesi. Ma veramente grande fu l’apporto edilizio del Cantiere Navale Triestino. Tanto nelle costruzioni delle officine quanto nella costruzione delle ville, delle case, degli alberghi, delle istituzioni dopolavoristiche per i dirigenti e gli impiegati e le maestranze, il Cantiere ha portato un profondo e decisivo contributo alla creazione edilizia di Monfaleone trasformandone addirittura la fisionomia. Nacque per opera del Cantiere una nuova città accanto alla vecchia riedificata, a questa unita da fervidi scambi e dal movimento del lavoro. La nuova città è la più interessante opera edilizia del dopoguerra. Non solo della Venezia Giulia. Sono note le ardimentose origini e le prodigiose vicende e il magnifico sviluppo e la stupenda utilità. Non le ripeterò. Cinquanta milioni furono investiti. 11 Conte Volpi di Misurata battezzò quest’opera il miracolo dei Cosulich. Certo questo prodigio ammirevole di opere è degno di essere citato alla attenzione di tutta la nazione anche quale esempio tipico e tangibile di quella volontà collabora-zionistica tra datori e prestatori d’opera che il Fascismo ha trovato a Monfaleone da parte di tutte le industrie in piena attività.