LA CATTURA DEL „COGNE* E LE SUE RIPERCUSSIONI SULL’ IMPRESA FIUMANA «Il Quarnaro è nostro. E’ un mare dantesco». Gabriele d’Annunzio (Proclama alla Squadra del Garnaro - 14 settembre 1919) Fra i vari colpi di mano dei legionari fiumani le imprese dei novelli Uscocchi sono certamente le più importanti per audacia e conseguenze. Un pugno di arditi del mare — sette in tutti, il numero mistico della costellazione della Buona Causa — rinnovando le leggendarie spavalderie di questi antichi pirati del Carnaro, condusse a termine la sottrazione del «Bertani» e la cattura del «Cogne». 11 primo di questi due colpi di mano rappresenta una temeraria beffa tipicamente militare in quanto si trattava di condurre con la forza da Trieste a Fiume un cacciatorpediniere della Marina da guerra, armato di tutto punto, con 72 uomini d’equipaggio e 6 ufficiali, da un porto che se anche non proclamato militare, era tuttavia in zona considerata d’armistizio. Al momento della sottrazione il caccia era attraccato alla banchina del molo Bersaglieri a fianco di altri cinque caccia gemelli, tutti con i fuochi quasi spenti. In ventisei minuti le caldaie furono sotto pressione e alle ore 23.30 del 6 dicembre il «Bertani», sgusciando fra gli altri caccia, puntò la prora verso il faro di Salvore. Doppiata questa punta si navigava a circa 28 miglia allorché, da parte dei sottufficiali di carriera, si tentò di ritornare alla base con un contro colpo di mano, subito sventato. La navigazione lungo le coste occidentali dell’Istria fu regolare, solamente a notte alta, passando a fanali spenti al largo del porto militare di Pola, dal quale invano era uscito per sbarrargli il passo il «Riboty», il caccia ribelle dovette diminuire la velocità fino a dieci miglia per il mare grosso di scirocco. Prima che albeggiasse il «Bertani», lasciato alla sua destra lo scoglio della Galiola, ara di sacrifìcio di Nazario Sauro, il martire dell’Adriatico, imboccava lo stretto canale della Fara-sina e andava a rinforzare l’esiguo numero del naviglio da guerra legionario. Era il 7 dicembre 1919- (1)