PRIMO. XIX m ioue i primieri fdgudglianzd mifirano foto col numera, Cr quei dipoi ld difaguaglidZdfolo con le ricchezze,queftiyet quegli /òtto in un manifejìijpmo errore, conciofu che coloro, che di numero fono uguali,no fono del tutto,md ì qualche par te ugualt$et coloro,che fino di ricchezze difegualijio fi deb* bono del tutto,ma in qualche parte ¡limare difeguali.Ma cjfeit do la ciuil co pagaia ordinata al bé uiuerefld uirtù fola, dee fa re ¡¡/la differéza.4 quei duque, che glultri auazdno di uirtù3 come difeguah, et più poteri fi debbono anchora nelld Repub. i più fopranibonoripnd 4 gliuguali di uirtù,et di ciuileidujlriit gli egualihonori dnchord.Qijefio è'Inero modo,q/la è ld ue ra norma de gli huoinobtli,et eccellati.Si come duc^ è cofa pa polare ufar ld forte nel cojiituire gli elettori,cofi parimete dn chordè d’huo fauio,et eccellete,che colui più potete,e maggio re fid bduuto,ilql farà efiflimato,cì> ogn’altro auazi di uirtù, di giudicio,et di cofigho:et gìialtri tuttoché più idegni fono fix ti efijlimdti,b abbino Idrepulfa. Perilche ageuolmete mi par che copréder Ji pojfa,cbet qfta fi fattd guifd difdre i corniti], fia mifia ìfieme co Idfpetie popolare,ld forma de foui maggio ri,e nobili:pure cofi fatta téperàza,che ql,che è de i nobili,o* Mdggiori,duàzi ld ragioepopolare:pcioche la forte no ì altra ha potejtà,che nel cojìituire gli elettori:della ql poteflà ancora glihuoibajfijfimi,etuiliffm della R ep,séza dmdgio ueruno pojfono effer partecipi,et hauer’uguàl poteflà co gliottimi cit ladini. Ma nel cofèguir de glihonori no bd parte uerwu la for te,tutto nella. elsttioe,e nella efìftimdtioe è pofto. Nelql luogo no mi par che fi debba lafaar di dire yWordute, et precetto ne i comitij de i Mdgijlratijqi ricercano buoi dotati d'und fegna Idta botà,ct accortezza ne i fytro ordini de gli elettori,de i<£ì C iii