SECONDO XXIII ripe fi fatino.Tutte le monete tanto d'ariento, quanto d'oro co’l nonte,cr con la. figura, del Prencipe fi coniano.Fmalmente séza molto efiédermi in ogni co fi una fpetie di Re potrai f:or g ere,ma nella poteflà in cofa ninna,et neramente niuno, che fa. uio fia,b aura ardire di negare, che fi come tutte l’altre co/è; cofi queflo non fu fiato fauiffìmamente ordinato nella Repu= Mica, vimtiana.conciofia cofa che altramcte fenza quefia mer cede d’honore,riputarono troppo faticofo l’ufficio del Prenci pe,il che il ttulgo predica effere folo premio della uirtù, eri Philofophi chiara mention n’hanfattada onde Arifiotele di* ce nell’ Ethica,che fendo che coloro,che rettamente, er fama* mente fanno ¡’ufficio del loro Magifirato,non alla loro,ma tl la altrui utilità h abbino riguardo,in duna altra foggia il debi to,et eqdualente premio loro fi può attribuire, che fare, che eglino tutti glialtri-auanzino d’honore.Oltre ciò la dignità di quefio Prencipe grandemente fa,che qualunque fi fia de citta* dini babbi grandifftmo timore del caftigo di quello, er gli ufft cij impofiigli con maggiore accuratezza riduchi à fine.Sono al Prencipe aggiunti fei Configlieri,da fei tribù,nelle quali è di tdfa tutta la città,elettone però uno per ciafcuna, Quefii per otto mefi fanno l’ufficio del lor Magifirato, ne fi dilungano punto giamai da i lati del Prencipe. duna cofa fi può di* re al Prencipe, che eglino non l’odano . dune lettere publi* che uantio fuori, fe non per parere de i Quattro Config!ìe= ri\ iquai anchora i lor nomi nelle lettere (òttoferiuono, non però à quelle, che uantto fuori, ma à quelle che prima Ccrif fero i Cancellieri della Republica, er dopo da quelle trat= ta la copia che fi màda fuori,fi rtferbano.Nefla qual cofa an* chorane anche èfilo mi par che fi debba la/ciar di dire,che qfie