( »LIBRO ld lor prìuata facoltà,ouero in gran parte fcemdtd.Conciofia copi che, come le pani deono battere riguardo alla fallite del tutto,cofi il debito della ragion naturale uuole anchora,che il tutto babbi cura, che le parti non patij callo grande incornino* do,ma fecondo le forze prouegga, chefi mantenga la lor falu te,c? che fe gli faccia parte de gli alimenti,per iquali fi rifacci no,zyfi confermilo. Ma nella età nojìra queflo debito de i da nari altrui era fi grande,che nel dare quella utilità,che babbitt vio detU à i cittadini, fi fpendeuano per cufcheduno amo qua fi trecento milia ducati. il pagar de iquali fendo mtcrmeffi in quefli anni di corto paffatì per i tempi fbrettiffimi, e7 bijògno fi della Republica.Finalmente da quattro anni in dietro fu fat to ut decreta dal Senato, riferendofi da Domenico Triuifano ampijfimo Senatore,er da AndreaGritti,nei buoni dugurij delqual Doge bora fi regge la Republica,Senatore ueramen* te fauijjìmo, er molto integro,che non fifaceffe piti mentiate alcuna di rendere quella utilità, ne fi fcriueffe più in publico Quaderno,dopò quel tempo,la riceuuta di quedanari dai cit tadini.Maacciocheno parejfero del tutto efferefraudati, rifti tutto loro il capitale,er non meno anchora l’utilità,che per in fino à quel giorno fi loro doueua, furono meff f parte molti da tij, parte dijlribuite tutte le pofjefftoni pojle nel territorio di Rouigo.ìlquale ufficio noi in gran parte hahbiamo fatto,ef J'ercitaiido à quel tempo il Mdgiflrato, tlquale inanzi i noftri tempi era fiato ordinato principalmente à feemare,ouero fefuf Jè fiato poffibile ad efìinguere fi fattti debiti : de iquai più giù qualche cofe in breue diremo. Et cofi gran parte de i grandi, CI qua fi incredibili debiti,che co altrui haueua la Republica, f ■ fcematajcr fu non meno a bafìàza commodamente battuto