' IM B R O " Uolte per conto di far robba accendono ad arti uili,c? ad uf= fici) mecanici*ne gimai fi rifpamiatio,ma più tofto inganna no il genio loro per accumular ricchezze. Al contrario i Cita Udini nobili,nobilmente aücuati fi fanno poum,o per for= tuna inimica,come fpeffo accade, o perche inclinati a gli ¡ludi liberati/prezzano tutta quejla cura d’accrefcere la robba. La onde auuiene,che gli kuomini uili, iquali niente altro fam no,che guadagno, er fono delle buone arti in tutto ignoranti, a poco a poco entrino alla República : ma gli 'mommi nobi* li,CT liberalmente nodriti mancando le ricchezze cafchino dal la ragione de’ Cittadini. Onde è poi neceffario, che nafeano grandijfime feditioniche la República fia trauaghata.Pe* rò i noflri antichi huomini fauìffimi, accioche alcuna uolta la República loro non cadeffe in quejle difficultà , giudicarono, che fojfe meglio che quejla diffinitione della ragione publica ftfacejfe dalla nobiltà del /angue, che dalla grandezza della robbaxon que/to temperamento nondimeno, accioche gli huo Inini di grandiffima nobiltà foli non haueffero quejla riputa* tione $ che queflo farebbe /lato della potentia de pochi, CT non detta República i, ma anchor a tutti gli altri Cittadini non ignobili. Tutti quegli adunque, che furono o nobili di fan* g«e, o chiari per uirtù, o benemeriti detta República, rice= netterò da principio quejla authoritd di gouernare la cittì . Che fe dopò quella prima congregatione alcuni fono fiati,iquali coft con ricchezze, come per proue ualoro* fchabbiano fatto beneficio alla República ,fcnza dubbio a tutti quegli è (lata concejfa ragione di reggere la Repus Mica : laqual coft habbiamo aiichoueduto a nojlri tempi. Pernoche alcuni forijlUri Jono /lati tolti in quejlo nume*