LIBRO ti con/ulti. Non fu ttafcojlo à noftri maggiori che fedi* fcun Senatore mefcolat amente cr parte potejfe riferire al Senato, cr parte dar fentenza, cr quejlo ufficio di muti propriamente fujfe, batter da ejfere feinprenel Senato gran difftmi rumori. Oltre ciò per ifperienza èprouato , che quel, di che tutti parimente han cura, tutti parimente ali=» eh or a hanno difpregio. Però per le tiojlre leggi è ftatu* to, che fi eleggano fedici cittadini dal Senato, i quali per ciò che più che tutti gli altri par che J'appino il uulgo gli chiama Saui. Noi imitando A riftotele, perciò che di quel* le cofe y che fi dee dare al Senato damo confi gito, merita* mente gli pojftamo chiamare preconfultori. Quejli han=* no potejlà cr di ragunare il Senato> cr di riferire à queU lo . Quefto magijlrato è non più che di fei mefi. Ma quejli Saui in tre ordini f ono diuift, iquali di gran lunga tra loro differirono. Imperò che nel primo ordine fonoi principali cittadini , iquali fi della ifpierìenza’delle cofe, come della dignità , cr fìima tutti gli altri auanzano. k quejìi quejla cura principalmente è impojla, che fi confuU tino auanti tra loro della amminiflratione della Republi* ca, della guerra, della pace, cr delle altre cofe d’ima portanza, cT poi ne configlino il Senato. Ma nel fecon* do ordine fiano qual fi uogh cittadini, iquali f : bene han* m pari auttorità. di referire al Senato di tutte le cofe con quegli} che fono del primo ordine, nondimeno fono di gran lunga d’auttorità, cr di /lima minori à quegli di fo* pra . il principale ufficio dicojloro è la cura de faldati, iquali con le paghe della Repubhca fi mantengono, ermi«