PRIMO. XVIII ]uogo:tiel modo,che tic anche ne i cornitij due della medcfiw4 famiglia,ousro di parentela molto congiunti ne gli ¡ftefti comi ti] no pojfono per benefit io dela forte ejftrc elettori,come difo pra moftrammoiilcbe medefimammte con grandiffima ragia* ne è fiate ordinato,cioè che la ragione, er potere della publi* cu poteftà à più appertenga, er non à pochi di parentado aftrettifi riduchi.Coitciofta che cofioro hauendo tutta la pc= tejià nelle mani, ageuolmente potrebbono qualche cofa muchi liare contra la República,& difturbarla. Oltre ciò rimanédo molti priui d’honorhw & ¿dif forzo anche farebbe, che molti Vhaueffero in odio,cr ogni lor pi fero riuolgejfero à far fept pre di nuouo ndfeere co/e nuoue.Et ueramente che quella República è ipojjìMe j che in pie pojjì refifiere, et ferme hauer le fue rdd ict,lequali da molti fi cercano di fueüere,cr abbattere. A ggiungMifi, che cofa propria,& peculiare è d'ogni Repu= blica, che deüx publica potejià molti partecipino. cr quella cofa è molto giufia, thè i cittadini tra loro uguali , per iquai la R epublica in fiato fuol mantenerfi, non fiano difegualt nel. confeguir de gli honori. Ma el fiato de i pochi^lquale i Gre=> ci chiamano OAITAPXl'AN ,di leggien coftituifco= no coloro,iquali la poteftà publica à pochi d’un parentado ri àucono.Per laqual cagione talmente nella Republica Vinetia= na fi diftribuifcono tra cittadini i Magiftrati,che per quanto che.eglipoffibil fia,tutte le famiglie di qual fi uogha cogno= me, hauraiuio ad effere partecipi di qualche grado d’honore: nondimeno con tal riguardo ciò faffi,che non à ogríuno, co? me che fi abbatte fi dà ti reggimento della República, ma x coloro folamente,che di qualche uirtù,crprudenza fono ador Hi’jer thè pcùd che più 4 publico, ih« 4 priuato comodo di* C ii