LIBRO tna.Ma dopò non parendo à ciò molto atto il luogo,conciofix che effendo in quel cofì appartato,er remoto luogo,Jpeffefia te prima che la fama del male iui fuffe puenuta,i Corfari era= no già entrati dentro le paludi,er ouero alla J'proueduta haue Uano oppreff 11terrazzani, ouero haueuano rubbatiinauigli Ter Hebe deliberarono che era p efßr molto meglio, fe il Pre cipe lafciata lìeraclea,fe tfandafle à ¡lare à Malomocco,ter ra pofta nel mezzo de i lidi : donde di leggieri il Doge potei innanzi /bit ire,fe alcuna fraude,er ingano da i Corfari fi or* dinaffe,et co poca fatica potere effere prefente doue il bifogno Apparifce maggiore. Finalmente nel tipo che Pipino minacciò ftragge,et feruitù a quegli eleméti della città di Vme già,et ej= fendone tutti da qual fi uoglia di quelle terre andati à Rialto, la fede del Précipe anchorafu trasportata in quel luogo: doue ragunandefi tutti i terrazzani,fecero crefcere vinegia in ql= la ampiezza,laquale bora ueggiamo. Cofi duque co un certo ppttuo tenore toflo dalle prime origini è flato fopra tutti gli altri un Précipe alla Repub.vinitiana.Quei Prccipi primieri furono d'auttorità alquanto maggiore:dopó ammaeflrati dal fufo à poco àpoco co flatuti^et co leggi la poteflà del Preci pe è fiata ridotta à quefto téperamcto,ilqual ueggiamo. Ma il modo di eleggere il Doge, ilquale al primiero paffato di qfla ' Ulta debba fuccedere,primieraméte nel nero fu femplice. Impe roche effendo i noflri maggiori ornati d'ima certa bota fingo lare,et del tutto alieni dalla ainbitione, ciafeuo ricufaua per Je quello incarco,la onde colui,che dalla uoce del popolo gridate tra giudicato il più buono,e’I più prudete,cra enunciato Pre cipe, Dopò que primi tèpi,fendo uenutain auméto la città, er. fitto piu ampio il popolo,pme che noftjfe peffere utile alia.