LIBRO no da quefli Magifhatifubito fi portano à i gouernatori delle rendite publiche: perciò che quel nome ha ottenuto qud Magi ¡irato,che è propojlo a quejta fomma. Ma perciò che quella cura è di grande importanza,non fi juol dare fe non à i più fe guai.iti cittadini : iquali accioche più uolonticri richiedefjero per fe quejlo ufficio,ouero ejfendo loro impoflo,no’l rifiutaffe ro,è flato aggiunto una grande utilità à qud carico,altr ami te graue:cr in oltre una auttorità da non tener fene poco con= io. cociofia cofa che quefli creano nella Repub. i fanti,i coma datori,i sbirri,ò zaffici tutti i minifbri di fi fatta forte,à iquai tutti de i danari publici uien data la paga.ma quel, che rimara rà,s’apporta à i Cameriinghi della Città:al qual Magifìra* to finalmente perniate ogni fommadi danari publici,da qual fi voglia altri Cameriinghi, ouero Mdgiftrati,iquali ò fuor del la Città,6 dentro di quella hàno cura di rijcuotere i danari pu blici. fia fiata portata.Ma quefli Cameriinghi della Città Jpè dono que danari p decreto del Senato ne gli ufi publtci:er nel lor quadernofcriuono qud,che hanno riceuuto,%r quel,che ha no fpefo. Quale ufficio fèndo molto affaimofo, cj di non pic= dola fatica,pcià è Jolito cometterfi à cittadini più giouani,ioli fono pure chiari fi p nobiltà di fangue,comep bota di uitaiac cioche i danari publid no fi couertano p uix alcuna inutilità priuata.La onde à i Cameriinghi della Città fendo data potè* Jlà di Senatore,bàlio p poco il medefimo,che i legitimi Senato ri.Maidanariyche nelleJlrettezze>C7bi[ogni della Repub. da i cittadini fi mette infierne p le tafft,qtnque al fine tutti cor* rano m mano de i Cameriinghi della città,nodimeno hàno certi lortpprij Magiflrati. Alcuna uoltauolédo mettere ifieme qual che ■qtità di danari p t affa,fi fa un decreto dal Senato fenzA