, . LIBRO che gli hanno conofciuti.ilpadre poi,o la madre, o il parente più ¡Iretto,s’egli farà priuo d’ambidue, afferma con giuramen to il gioitane hauer paffato.xx.anni. Lequai cofe poi che drit* tamente dallo Scrutano dell’ufficio fono fiate meffe a libro, affettano i quattro del mefe di Decembre:^ in quel giorno i nomi di tutti quefli giouani, iquali non hanno confèguito an■» y chora per beneficio della forte la ragione di cittadino, fi met• » tono in un boffolo,z; fono portati al Principe, er iui fi pre* fentano dinanzi a i Cofglteri.Appreffo laquale «’è un'altra, douefono tante ballotte quanti nomi nella prima fcrttti ciafctt no nelle fue polizze • La quinta parte delle ballotte è dorata, Valtra d’argento.ll Principe caua del primo boffolo il nouie, poi dell' altra la ballotta^laquale fi farà dorata il giouane, di cui è ufcito il nome,fubito hal’aitthorità della publica pojfan* Za$c? è ammeffo nel configlio grande:s’ella è d’argento,cade dalla forteto1 afpetta la uentura dell’anno,che uienc ,faluo fe in quello mezzo egli non haueffe compito i xxy.anm.Percio» che ogni Gétil’huomo giunto,ch’è a quella età.fubito ha la ra gion di Cittadino, er è fatto partecipe della poffanza pulii* \_^vcd.A queflo modo adunque la quinta parte de i giouani,che fi mettono alla proua ogni armo è ammeffa alla ragione dipo* tere ballottare con gli altri Cittadini.Che s’accadejfe,che'l pa dre,o Vauo d’alcun Gentil’huomo,o per effere ¡lati abjènti, o per alcuna altra caufa,non habbiano ufato mai quefla ragion ne di ballottare,e i nomi loro non fiatio mai ¡lati meffi ne i li* bri publici,ne iquali fono fcritti i nomi di tutti i Gentifhuòmi» ni,accioche non fi poffa fare alcuno inganno, er perche alcun baflardo non fottentri di nafcofo in quefla congregatione di mbiltà$non hanno mluto,che quefla. cofa fta giudicata,er de«