.SECÓNDO. XXVI! Repuh. fe una cofa di tata importanza alla temerità,et al ut'* to del fauor popolare fujfe pofla in potere. Fu duque determi* nato,che fi eleggejfero.X.huomini i molto più da bene di tut* * ti,¡(¡li baueffero poteflà di poter creare il Doge. Ma fendo al quato infieme co i’impio crefciuta l’ambitioe, furono ordinati certi cornitij appartati,et trottato un certo intricato modo di eleggere il Dogenlcjl modo noi,accioche cofaueruna no ma* chi all oga incominciata,breueméce ijporremo. Morto il Préci pe,cr co pia,et honorata popa fatte le ejfequie, t Configlieri, iquali nel tépo,che naca pia morte di qllo,nelle jcdte publicbe, dejliiute nella magione del Prencipe, Jubito dopò la morte del Précipe fi fono andati à riporre,ragunano il gran C ofiglto:in quello nel primo ragliamento dopò la morte de ¡Prencipe, iti quel modo di corniti],che difopra narrammo, fi creano cinque cittadirti,iqli con diligéza debbano cercare, et ejiminare le co fe fatte del morto Précipe jet per fentéza del configlio fe da. ql lo cofa alcuna cotra le leggi,et decreti è flato adopato lo fat cellino}et guafliiio. Se ha riceuuto preferite alcuno da alcuno, et babbi rifparmiata l’ordinata fpefa:qUa pena, quefii riferett dolo,dal Cofiglio fi tolga à gli beredi, laqle dalle leggi fia co m.tdata.La pena è pecuniaria,et quella fomma di danari fi pu bltca dalla heredità del P recipe,et fi rimette nello Erario. Ne* medefimi corniti] fi eleggono cinque altri cittadini,iqli neU’tjief fi momcto,che fono Cpnunciati,fe ne uano in coclaue,uictno da ue fi fanno i corniti],ne qndi fi partono prima, che tra agli no fu be confutata la cofa,che par che fi debba da effi mutare, torre,ouero aggìugerc alla poteflà del Précipe. Et efsédo ben difputata la cofa tra qgli,un’altra uolta fi raguna il Cofiglio, qi ragmato^gli. efeono fuori del coclaue (pcioche prima no D Hi