DELLA EDILITÀ. LXIII. E instituito nella Reggenza un collegio di Edili, eletto con discernimento fra gli uomini di gusto puro, di squisita perizia, di educazione novissima. Più che l’edilità romana il collegio rinno-vella quegli « ufficiali dell’ornato della città » che nel nostro Quattrocento componevano una via o una piazza con quel medesimo senso musicale che li guidava nell’apparato di una pompa repubblicana o in una rappresentanza carnascialesca. Esso presiede al decoro del vivere cittadino ; cura la sicurezza la decenza la sanità degli edifizii pubblici e delle case particolari; impedisce il deturpamento delle vie con fabbriche sconce o mal collocate; allestisce le feste civiche di terra e di mare con sobria eleganza; ricordandosi di quei padri nostri a cui per fare miracoli di gioia bastava la dolce luce, qualche leggera ghirlanda, l’arte del movimento e deH’aggruppamento umano ; persuade ai lavoratori che l’ornare con qualche seguo di arte popolesca la più umile - 62 -