E io che, durante la guerra, fui spalla contro spalla, gomito contro gomito col fante nella trincea ; io che nel sommergibile, nella torpediniera, nel motoscafo armato fui spalla contro spalla, gomito contro gomito col marinaio ; io che nella carlinga volante fui spalla contro spalla, gomito contro gomito con l’aviatore, io non avevo ancor sentito così profondamente l’umanità di questa parola “ compagno „ come qui a Fiume. E anche oggi, dopo un anno di vita comune, dopo aver mangiato tante volte con voi il rancio, seduto su la stessa panca o in terra, dopo aver diviso con voi il pano o il sale, dopo aver marciato col vostro stesso passo, dopo avor cantato con voi le vostre canzoni ; anche oggi, dopo avervi sentito per tanto tempo vivere in me, sangue del mio sangue, carne della mia carne, anima della mia anima, anche oggi non posso chiamarvi compagni senza che il cuore mi tremi La voce è ccsì commossa che tocca addentro tutti i petti. L’amore risponde all’amore, in un lungo grido affettuoso. Tutte le mani si stendono, tutti i volti sono trasfigurati. LIBERI E NUOVI. “ Non è la prima volta che io vi parlo così. Non è la prima volta che io cerco di convertire in chiara conoscenza il vostro sentimento confuso. Tutti sentite di respirare sopra una cima della terra, e non volete discenderne per non menomarvi. Tutti vi sen- — 79 —