“ No! No! Siamo noi che eleggiamo il Comandante ! Siamo i suoi Legionarii! Non vogliamo essere se non i suoi Legio-narii! Vogliamo seguirlo! Vogliamo sempre essere con lui! In capo al mondo! „ Tutti sono in piedi, e urlano, e si agitano. Il Comandante non può contenere la sua emozione. Quando riesco a dominarla, investito da quel terribile soffio di fuoco, si china ancor più verso i suoi fedeli e scolpisce le parole con la sua voce più fiera. “ Legionarii, questo è dunque fermo? „ “ È fermo. „ “ Voi intendete di essere le mie Legioni al mio comando diretto ed esclusivo. Questo è fermo ? „ Tutti levano le mani, tutti a una voce gridano: . “ È fermo. „ Il Comandante prosegue: “ Di qui potremo intraprendere, se occorra, la guerra giusta. Di qui potremo partire per una mèta ancor più difficile. Di qui potremo preparare tutte le difese e tutte le offese, tutte le resistenze e tutti gli assalti. Voi siete certi, o miei fedeli, che io non vi condurrò se non sul cammino del sacrificio glorioso e della pura vittoria. „ Ogni parola è seguita da un’acclamazione ardente. Nell’ebrezza i Legionarii gettano ai piedi del Capo i loro berretti, le loro insegne, i loro pugnali. Egli raccoglie la treccia nera della Disperata, e se l’annoda alla spalla tra scrosci d’applausi. Raccoglie la treccia azzurra dell’Ottavo Reparto, e se ne fregia. Raccoglie la treccia rossa della Compagnia Sernaglia; e i pugnali che hanno ben lavorato nella strage del 23 luglio a Valona. — 84 —