282 CAPITOLO SESTO - SEZIONE QUARTA costituenti un bizzarro baldacchino, sono fatti un soffitto arricchito di putti e 1’ arredamento originale stile rococò. La collezione Stucky, in Palazzo Grassi - tutto ornato di decorazioni rococò, di affreschi tiepoleschi, di Jacopo Guarana e di Fabio Canal, allestito con mobili e suppellettili del ’700 veneziano - riguarda soprattutto il XVIII secolo : notevoli i dipinti di F. Fontebasso, i ritratti a pastello di Rosalba Carriera, il gruppo delle tele dei Guardi « figuristi», le vedute veneziane di Francesco Guardi : è valutata, la collezione Stucky, a tre milioni ; all’ incirca a quanto possono valutarsi distintamente le collezioni : Conti Ca-ragiani - di cui fan parte un magnifico dipinto, uno dei migliori del Montagna, tappeti Ispahan, mobili e dipinti settecenteschi veneziani -, Loewi - la quale, risultante di stoffe antiche di celebrate scuole italiane e straniere, di tappeti e di mobili di decorazione, è però assicurata, secondo dichiarazione del possessore, per 12 milioni - e nell’ insieme le collezioni : marchesa Bentivoglio - sostanzialmente trattasi del completamento a tono decorativo di una ricca casa -, Contessa de la Beaume in Palazzo Dario - ammobiglia-mento di epoche varie, dipinti di scuola veneziana, oggetti di curiosità, strumenti nautici e musicali -, Curtis in Palazzo Barbaro -raccolta di dipinti del Sargent, del Mancini, di G. B. Piazzetta, dello Strozzi (proveniente da Casa Morosini) e di oggetti d’ arte diversi inseriti nell’ arredamento della casa -, Jhouston in Palazzo Contarini - arredamento all’ antica, soffitto di Domenico Tiepolo, raccolta di mobili laccati stile cinese -, Principe Polignac - mobili e dipinti diversi per epoca e per stile -. Le intere collezioni private od i dipinti singoli, di cui con soddisfacente rispondenza alla realtà si è fatta la valutazione, importerebbero in tal modo 25 milioni, cifra indubbiamente prudenziale e riguardante solo una parte degli oggetti d’ arte appartenenti a privati non commercianti [1). D’ altronde, ripeto, per le ragioni già esposte ci premeva non tanto di calcolare il valore di tutti gli oggetti d’ arte quanto di ricordare 1’ esistenza di codesta voce in un calcolo della ricchezza (1) Una descrizione minuta delle opere d’ arte esistenti a Venezia trovasi, tra le altre guide, in G. Lorenzetti, Venezia e il suo Estvario, Bestetti e Tumminelli, Milano-Roma 1926. Chi voglia avere un quadro degli oggetti d’ arte esistenti a Venezia, capoluogo e nella Provincia, all’ inizio dell’ ultimo cinquantennio può utilmente consultare: Sormani-Moretti, La Provincia di Venezia, G. Antonelli, Venezia 1880-81, p. 390 e segg.