2 CAPITOLO PRIMO 3., Zona litoranea del Brenta e del Dese (x) ; 4., Zona Lagunare (z) ; 5., Zona litoranea dell’Adige (3). 2. - Un faticoso ed accurato spoglio dei registri catastali dei Comuni della Provincia aggiornati in base alle norme del R. Decreto 7 Gennaio 1923, n. 17 (4), m’ ha permesso di calcolare le superfìci destinate alle diverse qualità nelle singole zone (Tav. I). Da una rapida rassegna alla distribuzione relativa delle colture nelle singole zone (Tav. II) si trae che la zona del-1’ Adige è caratteristica per la spiccata prevalenza del seminativo semplice, prevalenza che si mantiene nella zona del Brenta e del Dese per passare poi, attenuata, al seminativo arborato nella zona del Piave. La prevalenza del seminativo arborato diviene relativamente esigua rispetto al seminativo semplice nella zona del Livenza e del Tagliamento. La zona Lagunare nettamente s’impone per le valli e gli stagni da pesca, e perchè oltre due quinti della sua superficie agraria sono coperti da incolto produttivo. 3. - I redditi imponibili per ettaro di cui alla Tav. IV sono ricavati ragguagliando i redditi imponibili globali (Tav. Ili) alle superfici su cui cadono. Codesti redditi unitari sono un sintomo significativo della diversa produttività della terra quale più (1) Comuni di: Campagna Lupia, Campolongo Maggiore, Campono-gara, Chirignago, Dolo, Favaro Veneto, Fiesso d’Artico, Fossò, Marcon, Martellago, Mestre, Mira, Mirano, Noale, Pianiga, Salzano, S. Maria di Sala, Scorzò, Spinea, Stra, Vigonovo, Zelarino. (2) Comuni di: Burano, Chioggia, Murano, Pellestrina, Venezia. (3) Comuni di: Cavarzere, Cona. (4) Il R. D. 7 Gennaio 1923, n. 17, art. 3, prescriveva all’Amministrazione del Catasto di accertare se le qualità di coltura attribuite in Catasto ai singoli terreni corrispondessero alle attuali, e di correggere in conseguenza le scritture catastali per ottenere tale rispondenza. Cfr. : Ministero delle Finanze, Direzione Gen. del Catasto e dei Servizì Tecnici, Norme per V applicazione del R. D. 7 Gennaio 1923, n. iy, Parte I., Revisione delle tariffe di estimo e dei valori base, Cooperativa Sociale, Roma 1923; Istituto Centrale di Statistica, Aggiornamento del Catasto Agrario, Tip. operaia romana, Roma 1928, p. 19 e segg.