io6 CAPITOLO QUARTO della Tav. L e delle Tavole LI e LII - che appunto nella Tav. L sono già riassunte -, ha il preciso dovere di dichiarare che la lettura dei bilanci societari, piccole o grandi che siano le società rispetto al capitale sociale e qualsiasi l’industria ed il commercio esercitati, non appaga. Non è, questa, è vero, cosa nuova : ma evidentemente non è neppure cosa notata abbastanza e abbastanza ripetuta poiché essa continua. Veramente, per uno sfruttamento dei bilanci appropriato alle nostre esigenze devesi procedere con cautela e qualche distinzione tra voce e voce delle attività e passività patrimoniali sociali, come dicesi per designare il rapporto giuridico della società alle cose, può riuscire utile se non addirittura necessaria. Non importa se in definitiva debba risultare, come a confortante controllo dei nostri calcoli della Tav. L risulta, 1’ eguaglianza, praticamente grosso modo, del valore degli impianti e delle merci e scorte al patrimonio netto ed al complesso del capitale e delle riserve sociali. Le categorie delle attività e delle passività delle società sono così stabilite, nelle Tavole L a LIV, LVII e LVIII, da evitare equivoci e commistioni tra il valore delle cose ed il valore dei diritti sopra le cose : e per semplicità si sono soppresse, redigendo dette Tavole, le partite d’ordine il che - gonfiando, codeste partite, per eguali cifre gli ammontari delle voci valori e crediti, all’attivo, e debiti, al passivo - lascia invariata la consistenza del patrimonio netto sociale. All’attivo, poi, sotto la voce « impianti », che raccoglie soprattutto i macchinari, si sono compresi i terreni ed i fabbricati che costituiscono opifici industriali, cioè tutte le costruzioni o porzioni di costruzioni, destinate specialmente ad un’ industria, o manifattura esercitata per mezzo di meccanismi, o apparecchi inamovibili per necessaria infissione (per esempio molini, cartiere, magli e simili) - anche se si tratti di un’ industria per la quale la materia prima che vi si adopera non viene trasformata per ottenere un prodotto che sia diverso da essa, ed anche sulle società italiane per azioni, 1914, del Credito Italiano. Si sono trascurati i bilanci delle società con sede legale in Provincia di Venezia, di cui i capitali siano investiti prevalentemente, se non esclusivamente fuori Provincia: tali, per esempio, il « Cotonificio Amman», che ha gli stabilimenti a Pordenone ed a Fiume Veneto, e la «Compagnie Générale des Caux pour l’Etranger», che svolge quasi interamente la sua attività all’ estero ed ha in Provincia di Venezia soltanto qualche trascurabile diramazione d’affari.