LA RICCHEZZA INVESTITA NEL COMMERCIO 251 zialità economica e ne valutano gli impianti e le scorte. Non si vuole con ciò dire che si sia colpito al cento per cento, e che perciò debbano prendersi per oro di coppella i risultati dell’ ammontare della ricchezza calcolata investita nei negozi in esame ; ma si può dire che l’Ufficio di consulenza tributaria che la Federazione largamente, comunque, esercita, la inscrizione delle ditte nei Ruoli dei contribuenti obbligatori ed in quelli dei contributi facoltativi, la registrazione in apposito schedario delle cauzioni versate per l’esercizio del commercio, le girate delle intestazioni delle licenze e le pratiche relative presso apposite commissioni comunali e presso le autorità di pubblica sicurezza, la nozione, che i funzionari federali hanno, dei prezzi di vendita degli esercizi praticati secondo il genere e la posizione topografica di essi con la distinzione dei valori corrisposti a titolo di avviamento ed a titolo di esistenza di impianti e di scorte, tutte codeste circostanze insomma fanno fondatamente ritenere che le valutazioni qui operate rappresentino, almeno passabilmente, la realtà (l). Se si volesse scendere a dettagli troppo lunga, e non so quanto utile sarebbe la via da percorrere e si dovrebbe cominciare col precisare la corrispondenza quantitativa e qualitativa della ditta all’ esercizio, chè 1’ esercizio preso nei beni che lo compongono è, poi, 1’ unità che nel caso della nostra valutazione preme concretamente rilevare, mentre la ditta definisce semplicemente l’intestatario di un esercizio o comune a più esercizi. Per mia tranquillità devo però, a questo proposito, osservare che in Venezia è praticamente esiguo il numero di ditte intestatarie di più esercizi e che, inoltre, pochissime ditte hanno approfittato della facoltà concessa dalle leggi sull’ordinamento sindacale di inscriversi in categorie diverse, se diversi sono i generi di commercio trattati. Generalmente gli articoli commerciati nei singoli esercizi e dalle singole ditte rientrano in ben definite classi commerciali federali. Comunque, nel caso poco frequente di ditte intestatarie di più esercizi posti in diversi sestieri, i diversi esercizi, per il numero e per i capitali investiti, sono stati assegnati al sestiere in cui erano situati 1’ esercizio o gli esercizi più importanti. (1) Per talune categorie di negozi anzi può dirsi che le nostre valutazioni rappresentino senz’ altro la realtà: così, per es., per gli investimenti a Venezia di scorte giacenti presso le rivendite di generi di monopolio, le quali sono dettagliatamente prescritte da apposito regolamento sulle privative fiscali.