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CAPITOLO SESTO - SEZIONE QUARTA
effetti, sul benessere della collettività, delle variazioni dei corsi e delle variazioni dei saggi dell’ interesse. Poiché è lunga ed incerta la via per accertarli, codesti fatti, codeste cause e codesti effetti si ammettono dimostrati e, ove valore di scambio e valore nominale del titolo non differiscano sensibilmente, per semplicità si capitalizza senz’ altro il saggio dell’ inretesse così da ricavarne appunto il valore nominale. In tal caso l’operazione preliminare di calcolo è l’inventario degli interessi pagati sui titoli pubblici circolanti sul territorio regionale, 1’ operazione secondaria è la capitalizzazione di tali interessi ; per adattamento ai requisiti dell’ inventario reale, e non certo per uno stretto ordine logico del susseguirsi nel tempo delle due operazioni, sotto l’aspetto formale si fa prevalere la prima operazione. In analogia con queste vedute, sebbene non sia stato espressamente avvertito, si è d’altra parte, proceduto nel calcolo della ricchezza immobiliare della Provincia.
    Per il valore nominale dei titoli pubblici al 30 Giugno 1913 di cui alla Tav. CXXX, per il Regno esso è estratto da : Annuario Statistico Italiano 1913 (l). Per la Provincia di Venezia codesto valore è stato calcolato capitalizzando in base al saggio del 3,50, suggeritomi dal Direttore Generale del Debito Pubblico, la semisomma degli interessi su titoli pagati negli esercizi 1912-13 e 1913-14, comunicatimi dal medesimo. Il quale avverte (2) di non poter fornire notizie dettagliate intorno alla specie dei titoli, poiché gli atti contabili relativi furono, a suo tempo, inviati, come di regola, alla Corte dei Conti, che non ne è più in possesso. Comunque, per la Provincia di Venezia trattasi dei titoli dei consolidati 3 %, 3.5° % (provenienti dalla conversione del vecchio consolidato 5 %)> 3,5° % emissione 1902, 4,50 % per rendite conservate a favore degli Enti di beneficenza, delle obbligazioni ferroviarie delle varie categorie e delle obbligazioni per il Risanamento della Città di Napoli. I buoni poliennali, e precisamente quelli quinquennali erano nel 1913 all’ inizio della emissione.
    (1)	P- 378-
   (2)	Lettera del 6 Giugno 1931.