LA RICCHEZZA MOBILIARE IN BASE ALLE STATISTICHE FISCALI 83 tiplicazione delle botteghe, che suol essere tanto vivamente lamentata per presunte conseguenze sulla formazione dei prezzi al minuto, è quella, già accennata a giustificazione della facilità di evasione dei redditi che s’ aggirano intorno al minimo imponibile (n. 35), che « il bottegaio spesso è il marito o la moglie di persona che ha un impiego o lavora in uno stabilimento e cerca di sfruttare un piccolo capitaletto e 1’ opera di persone della famiglia » (*) : onde uno dei più bassi coefficienti di capitalizzazione è stato assegnato appunto al gruppo IV : Nutrimento. Il coefficiente più alto è stato, per converso, assegnato al gruppo Xlbis : Elettricità, che notoriamente richiede larghissimo impiego di capitale e di cui lo sfruttamento è concentrato in pochissime mani. Le Tavole XLIV e XLV dànno ragione delle più marcate differenze nei coefficienti di capitalizzazione dei redditi dei diversi gruppi fiscali : sotto i quali gruppi mi sono ingegnato di rappresentare i risultati dei censimenti industriali (Tav. XLIV) e commerciale (Tav. XLV) dell' Ottobre 1927, risultati che, a parte la ricerca della giustificazione di codeste differenze, sono quadri interessanti della struttura economica della Provincia in complesso. Una visione più completa di codesta struttura è resa però dall’ esame dettagliato della distribuzione degli esercizi industriali e degli addetti all’ industria (Tav. XLVI) e degli esercizi commerciali e degli addetti al commercio (Tav. XLVII) secondo rispettive classi deH'industria e del commercio, per zone agrarie: distribuzione - calcolata in base ai dati dei censimenti su notati - che va letta avendo sot-t’ occhio il calcolo, a suo tempo operato (nn. 3-5), della superficie agraria e forestale e delle produzioni agrarie delle cinque zone agrarie : I., del Livenza e del Tagliamento ; II., del Piave ; III., del Brenta e del Dese ; IV., Lagunare; V., dell’Adige. Devesi avvertire che, a cagione di variazioni nella circoscrizione territoriale del Comune di Venezia, nel senso di un ingrandimento di esso per 1’ aggiunta dei Comuni di Burano, Murano, Pellestrina, Chirignago, Favaro Veneto, Mestre e Zelarino, talune zone agrarie stabilite d’ accordo col Catasto Agrario non sono strettamente comparabili con le zone agrarie di cui nelle Tavole XLVI e XLVII e, per omogeneità di confronti intorno alla struttura industriale di esse attraverso il tempo, con le zone agrarie di cui nella Tav. LVI. Più (1) Cfr.: L. Einaudi, in «Riforma Sociale», 1928, op. cit., p. 315.