LA RICCHEZZA TERRIERA 39 cita la pesca vagantiva, cioè non preparata. Con la voce « stagno da pesca », nel Nuovo Catasto s’intende soltanto un fosso od una serie di fossi nei quali si seminano dei pesciatelli, che poi si allevano per lo smercio. La valutazione delle valli e degli stagni da pesca, in quanto a superfici, è insidiata dallo stato arretrato del Catasto Agrario (che ne dà 19.855,83 ettari) e, in quanto ai prezzi venali, dalle errate dichiarazioni dei proprietari, timorosi del Fisco specie poi che dal 1. Gennaio 1930 le valli e gli stagni da pesca dall’imposta fondiaria sono stati trasferiti alla imposta di ricchezza mobile (art. 1 della Legge 11 Luglio 1929, n. 1260). Nella seguente valutazione personale ho sostituito a taluni dati del Catasto Geometrico e del Catasto Agrario i dati fornitimi da un distinto bonificatore veneto, l’Ing. G. S. Bullo, il quale mi ha pure aiutato nella fissazione dei valori venali medi per ettaro (l). La superficie da me apprezzata si scosta per difetto di 4.797 ettari dalla superficie del Catasto Agrario attuale : il che non sorprende quando si pensi che, in codesto Catasto, nel solo territorio di Grisolera figurano come valli da pesca 2.265,53 ettari che già da tempo ne hanno completamente perduta la fisionomia. Orbene 4.797 ettari, valutati a L. 8.000 per ettaro (s), prezzo commerciale dei terreni di recente bonifica generalmente destinati a seminativo, darebbero 38,376 milioni di lire. 15. - In base al reddito imponibile sui terreni per quote d’imposta risultante da appositi Riepiloghi dell’ Ispettorato Pro- fi) La bontà della mia valutazione delle valli e degli stagni da pesca di cui alla Tav. XXI è confermata dal metodo della capitalizzazione del reddito. Secondo informazioni del Direttore della Cattedra di Agricoltura di Venezia, il reddito per ettaro di essi è compreso tra 50 e 60 lire. Poniamolo eguale a 55 lire: capitalizzando al saggio del 3,50 per cento si ottiene il valore capitale di L. 1.571,35 per ettaro, molto approssimato al valore commerciale da me calcolato. (2) Il costo di un ettaro di terreno bonificato (per bonifica idraulica e valore della terra e per bonifica agraria) ed appoderato è notevolmente più alto del prezzo commerciale (cfr. : C. Bortolotto, op. cit., pp. 110-113). Il disagio dei bonificatori è per altro alleviato dai contributi dello Stato.