ii6 CAPITOLO QUINTO per quella parte, forse cospicua, di redditi che siano comunque, cioè in senso progressivo o regressivo, variati, è ovviamente ammissibile che le valutazioni del Fisco siano rimaste in arretrato e ciò tanto più quanto più la variazione sia stata rapida e prolungata : nel detto periodo il Fisco ha dovuto, infatti, spesso attenersi a presunzioni od a prescrizioni fissate da leggi o da regolamenti, le quali non possono naturalmente seguire proprio da presso il movimento economico della Provincia. Così, per il nostro territorio, analogamente a quanto il Gini osservava intorno alla dinamica della ricchezza delle Nazioni (x). Ora, nella nostra Provincia, nel corso del periodo 1913-14 e 1929 deve ritenersi che nella evasione per un verso vi sia stato aumento a cagione del marcato aumento dei redditi, per altro verso vi sia stata diminuzione a cagione della riduzione del saggio dell’ imposta e del miglioramento dei procedimenti di valutazione. In complesso però, poiché l’imposta non si è aggravata ed i sistemi di accertamento non sono, comunque, peggiorati, vi è da sospettare fondatamente che l’evasione sia diminuita. Ciò attesta della grande cautela e delle ampie riserve che esige il confronto che volesse tentarsi tra gli ammontari dei capitali calcolati, sfruttandole statistiche dei redditi di ricchezza mobile, investiti nel 1913-14 (esclusi i capitali di contribuenti tassati in Provincia ma impiegati fuori Provincia, ed i capitali tassati fuori Provincia ma impiegati in Provincia) e nel 1929 ; confronto arrischiato e di cui i margini d’ errore non possono trovare conforto nel confronto dei risultati dei censimenti dell’ attrezzatura industriale e commerciale, chè per il 1927 si ebbe la nota indagine intorno agli esercizi industriali e commerciali nella quale tutti gli esercizi furono censiti qual si fossero i rami d’industria e di commercio esercitati ed il numero degli addetti per esercizio, mentre 1’ indagine censuaria del 1911 trattò soltanto degli opifici industriali con almeno due addetti e non si occupò degli esercizi industriali con un addetto, che il censimento dell’ Ottobre 1927 ha dimostrato numerosi e che, come si vedrà tra breve, detengono non del tutto irrilevanti capitali. La Tav. LVI vuole dare prevalentemente, se non proprio esclusivamente il quadro della posizione comparativa delle Zone agrarie rispetto al numero degli esercizi, delle persone occupate e della forza motrice in cavalli dinamici per grandi gruppi d’indu- (1) Cfr. : C. Gini, V ammontare e la composizione della ricchezza delle Nazioni, op. cit., p. 516.