CAPITOLO SESTO - SEZIONE SECONDA zione a Vapore, Anonima di Navigazione Adriatica) che intervenivano per il 93 per cento nel tonnellaggio lordo, e per il 92 per cento in quello netto dell’ intera Provincia (Tav. LXXXVII). Tav. LXXXVII. Distribuzione percentuale del tonnellaggio di stazza dei piroscafi della Provincia di Venezia secondo gli armatori. 1914. Denominazione degli armatori Percento del tonnel¬ laggio di stazza lorda netta Società Italiana dei Servizi Marittimi 50,25 46,94 Società Veneziana di Navigazione a Vapore 33.43 35,47 Anonima di Navigazione Adriatica 9,21 9,62 Salvagno, Giulio Eugenio e C. 4.11 3.87 Società Veneta di Navigazione a Vapore Lagunare 1,22 1,10 Cini Vittorio di Giorgio 0,83 0,68 Armatori rimanenti o,95 2,32 In complesso 100,00 100,00 76. - Al fine di calcolare il valore commerciale dei piroscafi della Tav. LXXXV nel 1914, in mancanza di una completa raccolta delle vendite di navi sul mercato internazionale, ho elaborato taluni elementi relativi ai prezzi di navi in costruzione presso accreditati Cantieri inglesi a quella data (1), elementi esposti in (1) Un semplice sguardo alla Tav. R dell’ Appendice B persuade prontamente dell’ inopportunità di prendere in considerazione le costruzioni nei Cantieri nazionali a cagione soprattutto del bassissimo tonnellaggio medio delle navi costruite (114,4 tonnellate di stazza netta nel periodo 1865-1914 e delle fortissime differenze del prezzo medio di costruzione per tonnellata di stazza da un anno al successivo, il che indica, fra 1’ altro, che codesto prezzo risente fortemente delle variazioni del numero e del diverso tipo delle navi costruite nei singoli anni; la citata Tav. R dell’Appendice B conferma, poi. il fatto bennoto che il tonnellaggio medio ed il prezzo medio per tonnellata delle navi variano, in complesso, in ragione inversa. Si è, comunque, preferito il riferimento ai cantieri inglesi perchè le industrie inglesi vivono in un regime di libertà che le rende estremamente sensibili alle vicende del mercato, mentre sulle costruzioni di molti paesi del mondo, e fra essi l’Italia, nel 1914 influiva la legislazione di favore, che turbava lo svolgimento ordinario del fenomeno economico. (Cfr. : E. Corbino, op. cit., p. 139).